Quando creo un giardino non so mai quando arriverà l’idea giusta e quanto tempo ci vorrà. Ho bisogno di visitare il luogo ed emozionarmi ed è da li che parte il processo creativo e la mia mente diventa un tripudio di sensazioni. Questa è una fase molto energetica ed affascinante e da ogni luogo, forma, immagine posso trarre ispirazione.
Fare l’Architetto oggi significa continuare a credere e sognare, perché solo spinti dalla passione è possibile crescere e sperimentare nuovi approcci compositivi, acquisendo conoscenze e metodologie, guardando al futuro ed attingendo dal passato storico, nell’infinita ricerca della formazione con l’obiettivo di fondere insieme creatività e funzionalità, ideando soluzioni compositive uniche ed identitarie.
Dalle mie continue ricerche sono nati i Giardini Emozionali, come eredità dell’antica Arte dei Giardini. I Giardini Emozionali sono composizioni simboliche di rappresentanza in cui convergono i principi primordiali della Natura ed in cui ritrovare i suoi preziosi Elementi, Acqua, Terra, Fuoco e Aria.
Sono inoltre composizioni ideate come microcosmi viventi di biodiversità in cui tornano a ripopolarsi farfalle, lucciole e altri insetti. Inoltre l’accurata selezione delle specie consente di creare composizioni a bassa manutenzione e che necessitano di un ridotto apporto idrico, senza perdere nulla in fascino e bellezza, poiché capaci di regalare grandi emozioni, in cui è garantito il susseguirsi degli effetti cromatici stagionali, l'alternarsi di bordure e tappezzanti e l'accostamento armonico di piante e materiali naturali.