I Giardini Emozionali di Caterina, da Lodè a Grosseto, l'architetta della biodiversità
Pubblicato il: 18 Settembre 2024
Il quotidiano La Nuova Sardegna, ha parlato dei miei Giardini Emozionali, nel bellissimo articolo del giornalista Luciano Piras.
Una forma di progettazione paesaggistica che trascende l’estetica tradizionale: i Giardini Emozionali. Queste meravigliose creazioni, fondono arte, natura e simbolismo, dando vita a spazi che non solo abbelliscono l'ambiente, ma parlano al cuore e all'anima di chi li attraversa. I Giardini Emozionali non sono semplicemente un lusso estetico, ma una necessità del nostro tempo. Spazi che ci ricordano quanto è importante fermarsi, ascoltare la natura e riscoprire il nostro posto in essa.
Un Giardino Emozionale è un concetto innovativo che combina ambientazioni scenografiche, percorsi botanici e un microcosmo vivente di biodiversità. Questo spazio invita i visitatori a immergersi in una fascinosa esperienza emozionale, dove ogni dettaglio è curato per offrire un'armonia perfetta tra uomo e natura.
Un Viaggio tra gli Elementi: Acqua, Terra, Fuoco e Aria
I giardini emozionali sono molto più che semplici paesaggi verdi. Rappresentano un viaggio tra i quattro elementi naturali – acqua, terra, fuoco e aria – che si intrecciano in un gioco di simboli e geometrie antiche. Ogni angolo del giardino è un richiamo agli equilibri primordiali della natura, risvegliando nei visitatori sensazioni profonde e connessioni dimenticate con il mondo naturale.
Caterina Angela Contu, con anni di studio e ricerca alle spalle, ha saputo coniugare la bellezza dei paesaggi naturali con la forza evocativa dei simboli ancestrali. I suoi giardini non sono semplici spazi da osservare, ma vere e proprie esperienze sensoriali, che invitano all'introspezione e al risveglio di emozioni sopite.
La Memoria Storica alla Base della Progettazione
Uno degli aspetti più affascinanti del lavoro di Caterina Angela Contu è il rispetto per la memoria storica. I suoi progetti si radicano profondamente nella tradizione e nella cultura del luogo, mantenendo vivi gli antichi saperi del rapporto tra uomo e natura. In un’epoca in cui la progettazione paesaggistica sembra spesso dimenticare le radici storiche, i giardini emozionali rappresentano un ritorno consapevole alle origini, dove ogni pianta, ogni struttura, ogni percorso racconta una storia antica.
Questa attenzione alla biodiversità e alla resilienza degli ecosistemi è un filo conduttore che lega tutte le sue creazioni. Ogni giardino è pensato non solo per essere esteticamente gradevole, ma per integrarsi armoniosamente con l'ambiente circostante, favorendo la crescita di specie autoctone e promuovendo l’equilibrio naturale.
I Giardini Emozionali Come Luogo di Riflessione
Oltre alla bellezza visiva e alla complessità architettonica, i giardini emozionali sono luoghi di riflessione e connessione con se stessi. Passeggiare tra i sentieri ideati da Caterina Angela Contu significa intraprendere un viaggio interiore, un momento per rallentare e immergersi nelle sensazioni che solo la natura sa suscitare. Non è un caso che siano definiti “giardini dell’anima”, spazi dove è possibile riscoprire il proprio legame con il mondo naturale e rigenerare la mente e il corpo.
Il Futuro della Progettazione Paesaggistica
Nel contesto attuale di crisi ambientale, i giardini emozionali offrono un modello di progettazione che guarda al futuro. Essi rappresentano una risposta concreta e poetica alla necessità di creare spazi verdi che siano sostenibili, resilienti e capaci di promuovere una maggiore consapevolezza ecologica. Attraverso il recupero della memoria storica e l'uso di materiali naturali, l’opera di Caterina Contu ci invita a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente e ad abbracciare un futuro dove la natura e l’architettura convivono in perfetta armonia.
Link all'articolo - La Nuova Sardegna 18 settembre 2024 / Scarica l'articolo in versione PDF