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[Stil'è 4 Dic. 2017] L'incanto dei Giardini

Pubblicato il: 11 Dicembre 2017

Alchimia tra innovazione, scienza e comunicazione

Stil'è n° 26 Dicembre 2017 in abbinamento gratuito con Il Sole 24 Ore

Innovazione e ricerca, linearità dinamiche ed eleganti e uso di tecniche pittoriche sono alla base del lavoro dell’Arch. Caterina Angela Contu.

L'incanto dei Giardini: alchimia tra innovazione, scienza e comunicazione

Studio Arch&Garden si occupa di Progettazione Architettonica ma non solo. Tra i lavori più recenti, un libro, sul simbolismo dei Giardini dell’Antichità ed un nuovo ed innovativo progetto, il “Giardino delle Costellazioni” che rappresenta una fusione alchemica di componenti tecniche ed emozionali. Un giardino magico che incarna il sentimento carsico di colui che lo possiede e la sua personalità.

Stil'è 4 Dicembre 2017

Intervista - contenuto speciale - dal Numero 26 Dicembre 2017 in abbinamento gratuito con il numero odierno de Il Sole 24 Ore

Ci può parlare del suo ultimo lavoro, che cos’è il “Giardino delle Costellazioni”?

Il “Giardino delle Costellazioni” nasce dalla fusione di: innovazione, ricerca, studio dell’antichità e dell’astronomia e rappresenta l’unione tra il sistema terrestre e quello celeste, che in Antichità veniva rappresentato attraverso l’uso della geometria e del simbolismo del quadrato unito al cerchio.

Un luogo incantevole, in cui vengono richiamati i quattro elementi della natura, in un tripudio di forme, in cui le specie selezionate si legano ai cicli lunari, opportunamente inserite in funzione dei loro cromatismi ed epoche di fioritura, capaci di incorniciare scenari meravigliosi. Ma è con il calar del sole che il giardino si anima di un gioco di luci, magistralmente collocate in corrispondenza delle stelle ed inserite come elementi scultorei, che identificano costellazioni e pianeti, la cui presenza è gerarchizzata a seconda dei colori e delle dimensioni ad essi appartenenti, creando un’affascinante alchimia cosmica unica e magica nello splendido scenario notturno.

Il “Giardino delle Costellazioni” è un luogo di rappresentanza capace di sorprendere ed emozionare e celebrare il prestigio di colui che lo abita, o dell’azienda che rappresenta.

Architetto a breve uscirà il suo libro “Viaggio segreto nei Giardini” sulla simbologia dei Giardini dell’Antichità. In che modo conoscerne la storia può essere d’ispirazione per il futuro?

Questo libro è il risultato di un lavoro lungo e complesso durato circa tre anni che mi ha consentito di immergermi, ancora di più, nello straordinario mondo dei Giardini, partendo dalle loro origini. Un passaggio fondamentale per capire il valore che questi luoghi ebbero fin dall’antichità, nonché le matrici compositive generate dai simboli, dalla geometria e dai miti, che hanno reso i Giardini il mondo straordinario che ancora oggi possiamo, in parte, ammirare. In passato acquisirono ruoli e funzioni diverse a seconda delle epoche e delle civiltà.

È sorprendente osservare quanto i Giardini abbiano influenzato la nascita di forme e composizioni che, tramandate per secoli, sono giunte fino a noi e a cui si continua a ricorrere per rappresentare architetture contemporanee. Nella sua evoluzione il “Giardino” ha saputo conservare un ruolo di grande prestigio, fino a raggiungere il massimo splendore nell’epoca Rinascimentale, divenendo un luogo di rappresentanza, espressione di potere e prestigio, capace di impressionare l’ospite fin dal suo arrivo.

Un’operazione che oggi chiameremo di comunicazione visiva o marketing. Per poter guardare al futuro è importante volgere uno sguardo al passato, per cui conoscere la storia del giardino significa potergli attribuire oggi il valore che merita ideando, attraverso un processo di studio e di ricerca, composizioni innovative. Ne sono un esempio i giardini verticali, attualmente inseriti anche nei grattacieli, che riprendono la tipologia antichissima dei Giardini pensili, che ebbero origine oltre 2000 anni fa.

Lei si occupa anche di giardini senza irrigazione, ma è davvero possibile?

Certo. Nell’immaginario comune, il giardino mediterraneo, viene spesso associato alle sole specie aromatiche o poco più, ma in realtà ne esistono molte altre perché ci troviamo nel bacino mediterraneo che ci mette a disposizione circa il 10% della flora mondiale, questo significa poter creare Giardini avendo a disposizione 25.000 specie di piante, con fioriture spontanee incredibili, che consentono di creare tutte le suggestioni del Giardino fiorito basta solo desideralo.

Naturalmente la conoscenza di queste specie è fondamentale per poterle inserire e contestualizzare nel modo più opportuno, esaltandone le qualità cromatiche e garantendo fioriture alterne e continue, durante tutti i cicli stagionali. In questo modo è possibile creare giardini capaci di non perdere nulla in fascino e bellezza, ma che guardano al futuro, riuscendo a sostentarsi con il solo contributo delle piogge, senza creare sprechi d’acqua.

Architetto com’è fare il suo lavoro oggi?

Fare l’architetto oggi significa continuare a credere e sognare, perché solo spinti dalla passione è possibile crescere e sperimentare nuovi approcci compositivi, acquisendo conoscenze e metodologie, guardando al futuro ed attingendo dal passato storico, nell’infinita ricerca della formazione con l’obiettivo di fondere insieme creatività ed innovazione, ideando soluzioni compositive uniche ed identitarie, ed immagini capaci di trasmettere una profonda comunicazione visiva.

I luoghi devono essere percorsi, esplorati, odorati, per poterne capire il “genius loci”, ed ideare composizioni in armonia con l’essenza stessa del luogo. Dalla fusione alchemica di forme, colori e profumi è possibile generare un’esplosione di sensazioni capaci di avvolgere, sorprendere ed emozionare.